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CARO GAS, Alcuni trucchi per risparmiare in bolletta

CARO GAS, Alcuni trucchi per risparmiare in bolletta

  • 17 Nov 2022

Ridurre gli Sprechi di Gas: risparmi fino al 30%

Il gas metano viene consumato dalla caldaia. La caldaia, quindi, è la principale fonte di spreco di gas nella maggior parte delle case degli italiani e gli sprechi provengono sia dalla tipologia di caldaia, sia dal suo utilizzo scorretto.

Ma come è possibile fare un uso scorretto della caldaia? Vediamolo subito.

Da anni spieghiamo che una caldaia a condensazione consente risparmi fino al 30% dei consumi di gas metano rispetto ad un modello tradizionale. Ma, diversamente da quello che molti pensano, non basta sostituire la caldaia se si continua ad utilizzarla in maniera scorretta.

I fattori su cui agire per massimizzare i consumi (dopo aver sostituito la caldaia) sono due:

  1. temperatura di mandata
  2. durata dell’accensione

La temperatura di mandata dell’acqua nell’impianto di riscaldamento dovrebbe essere la temperatura minore possibile che possa garantire comunque il comfort interno, aumentando la durata di accensione della caldaia, in modo da consentire una diffusione del calore più omogenea nell’arco della giornata, consentendo alla caldaia di consumare il meno possibile.

Temperatura di Mandata

Risparmi sul Gas

Oltre i 70 °C

< 5%

tra 50 °C e 60 °C

15-20%

tra 40 °C e 45 °C

fino al 30%

In molti, dopo aver sostituito la caldaia, continuano a mantenere la temperatura di mandata oltre i 70°C, accendendo il riscaldamento (o programmando l’accensione con cronotermostato) solo per 1 o 2 ore alla sera.

Non c’è nulla di più sbagliato. Sarebbe come mettersi in macchina e accelerare al massimo dei giri per percorrere un tratto di strada, nella convinzione che meno tempo si impiega per percorrere il tragitto, minore sarà il consumo di carburante. Ma sappiamo tutti che non è così e che per risparmiare carburante bisogna evitare brusche accelerazioni e bisogna mantenere un’andatura moderata e costante.

Lo stesso accade per la caldaia a gas. Tra l’altro, oltre i 60 °C il fenomeno della condensazione si attenua molto per cui anche la caldaia più moderna ed efficiente, con temperature così alte, comincia a perdere efficienza.

La soluzione migliore per risparmiare, quindi, è quella di ridurre le temperature di mandata, impostandole possibilmente intorno ai 50-55 °C, aumentando la durata dell’accensione, in modo da consentire alla caldaia di ottimizzare il flusso della condensazione, riducendo gli sprechi.

Ricordiamo che ridurre le temperature di mandata su una caldaia tradizionale non si traduce in risparmi così consistenti, perché il vapore contenuto nei fumi di scarico viene immediatamente espulso, senza possibilità di recuperarne il calore latente.

Grazie agli incentivi statali fino al 65% e con le quotazioni attuali del gas metano, la nuova caldaia si ripaga in meno di due anni (parliamo di un modello top di gamma), consentendo poi notevoli risparmi negli anni a venire.

Infine, ricordiamo che anche la manutenzione programmata, obbligatoria per legge, è fondamentale per mantenere la caldaia sempre efficiente e sicura, garantendo le prestazioni e l’efficienza necessarie a risparmiare sui consumi.

Ridurre i Consumi di Gas: fino al 15%

Mentre le soluzioni viste in precedenza consentivano di avere dei risparmi senza rinunciare al comfort, questi consigli richiedono qualche piccolo accorgimento e sacrificio, a tutto beneficio del risparmio in bolletta e di minori emissioni inquinanti.

Basta poco: -1°C sul termostato = fino al 10% in meno sui consumi

Come documentato dall’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), basta abbassare di un solo grado la temperatura sul termostato per ottenere risparmi dal 5% fino al 10%sui consumi di gas.

La temperatura ideale per gli ambienti domestici è di 19-20 °C. Ogni grado oltre tale soglia costituisce, di fatto, uno spreco di gas, che equivale a soldi bruciati inutilmente, oltre a costituire una maggiore fonte di inquinamento.

Ricordiamo che la regolazione della temperatura riguarda anche i riscaldamenti elettrici. Per chi non autoproduce la corrente con il fotovoltaico, deve tenere presente che una buona parte dell’energia elettrica viene prodotta da impianti termoelettrici alimentati a gas metano. Per cui, anche abbassare la temperatura sugli impianti elettrici consente di ridurre i consumi di gas a livello nazionale, riducendo la dipendenza energetica dall’estero.

Se tutti i cittadini italiani ed europei abbassassero di almeno un grado Celsius la temperatura sui termostati domestici, si ridurrebbero immediatamente fino al 10% i consumi nazionali di gas relativi al riscaldamento domestico. Parliamo di una grandezza nell’ordine dei miliardi di metri cubi all’anno, che oltre a fare bene al portafoglio e all’ambiente, possono contribuire a far scendere le quotazioni del gas e, soprattutto, a ridurre la dipendenza dagli approvvigionamenti esteri.

Acqua Calda Sanitaria: usare con cautela

Anche l’acqua calda sanitaria è spesso fonte di spreco. Docce troppo lunghe o temperature di mandata troppo elevate possono costituire ampie fonti di spreco.

La temperatura di mandata ideale è sotto i 40 °C, anche perché oltre tale soglia si necessita la miscelazione con acqua più fredda, quindi si spreca gas per riscaldare l’acqua, per poi raffreddarla quando la si utilizza. Un vero e proprio controsenso.

Per chi ha a disposizione un tetto con buona esposizione solare, consigliamo sempre l’installazione di un impianto solare termico, che garantisce la produzione di acqua calda per tutta la famiglia a costo zero per diversi mesi.

Per chi vive in condominio e ha il riscaldamento centralizzato, suggeriamo la sostituzione dei vecchi scaldabagni con modelli a gas moderni ad alta efficienza o con scaldabagni elettrici ibridi, con tecnologia a pompa di calore.

In Conclusione: un approccio integrato per Risparmiare Davvero

La situazione attuale, quindi, richiede interventi eccezionali e anche qualche piccolo sacrificio per poter risparmiare sulle bollette. Gli interventi del governo potranno mitigare parzialmente i rincari (e non per tutti), ma per risparmiare bisogna muoversi e fare qualcosa di concreto.

Le strategie viste prima, se combinate tra loro, consentono di raggiungere facilmente un 40% complessivo, quindi parliamo di centinaia e centinaia di euro ogni anno.

fonte: © www.abbassalebollette.it

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